SCHIO — Un eco-villaggio, con case di legno e paglia, sta per sorgere sulle colline di Schio. Niente mattoni: «Usiamo quasi esclusivamente materiali naturali» spiegano i componenti di «San Rocco Community», l’associazione che si è fatta promotrice della costruzione di una quindicina tra appartamenti e case ecologiche, a San Rocco di Tretto, che vede come progettisti gli architetti Massimo Zampieri (dello studio Archingeo Schio)e Filippo De Franceschi, godendo della supervisione dell’architetto svizzero Werner Schmidt, esperto nel settore. Un villaggio vero e proprio con parti private e altre comuni che, secondo i progetti, avrà un impianto di fitodepurazione, uno per il recupero delle acque piovane, il solare termico e il fotovoltaico. Ma, soprattutto, sarà «foderato» di paglia. Balle compresse da 120 centimetri di larghezza che verranno utilizzate per ricoprire lo strato interno dei muri portanti. «È molto economica, altamente isolante dai rumori, dal freddo e dal caldo, resistente alle vibrazioni sismiche, ecocompatibile, ecosostenibile e traspirante - affermano da "San Rocco Community" - Il rischio d’incendi è pari, se non minore, a quello dei materiali convenzionali, grazie agli intonaci in terra cruda e all’estremo grado di compressione della paglia». La struttura, invece, sarà di legno e la parte esterna delle pareti sarà di intonaco. Dei plinti di cemento armato sosterranno le abitazioni e le terranno elevate da terra, per consentire il passaggio dell’aria nelle porzioni di paglia. La lana, invece, rivestirà il solaio. L’eco-villaggio del Tretto è stato presentato venerdì sera all’Equobar di Vicenza, dalla «San Rocco Community». «Al momento siamo in otto ad aver prenotato un posto - ha dichiarato Enrico Rilievo, dell’associazione - e ci sono ancora degli spazi. Il prezzo è come quello di un’altra casa. Contiamo di iniziare i lavori per la fine di quest’estate e di vedere qualcosa di realizzato prima della neve». I componenti dell’associazione (che ha costituito anche una cooperativa per il progetto, info sul loro sito, hanno come principio il «rispetto, l’amore e la salvaguardia di madre terra». E anche per questo a San Rocco coltivano già un orto biodinamico, senza l’uso di prodotti chimici.
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